Era il 2 settembre 1973, caldo infernale a Barcellona, per il Campionato del mondo di ciclismo su strada. Sul rettilineo d’arrivo si presentano lo spagnolo Ocanà, i belgi Maertens e Mercks, e Felice Gimondi. Sulla carta i belgi hanno la vittoria in tasca, Maertens astro nascente e vincente della nazionale belga e un vero fuoriclasse delle volate, Mercks è già un super campione affermato. Sembrava tutto già scritto, ma un errore tattico dello stesso Maertens, che anticipò la volata, sorprendendo il compagno di squadra Merckx, permise a Felice Gimondi di inserirsi tra loro e vincere il mondiale, con un colpo di reni che non lasciò scampo al velocissimo corridore belga.

Più o meno quello che è successo ieri alla Fiorentina, in extremis la vittoria sull’Udinese permette ai viola di agganciare al 6° posto la Lazio e quindi si andare in Conference, grazie ai risultati negli scontri diretti. 65 punti per la squadra di Palladino, che in altre stagioni bastavano e avanzavano per andare in Europa League, ma stavolta, complice la vittoria del Bologna in Coppa Italia, e il ranking Uefa, che ha tolto la possibilità alla serie A di mandare 5 squadre in Champions, la sesta piazza vale la Conference. La Fiorentina si mette alle spalle Lazio, Milan, Bologna, e subito dietro alla Roma, Juventus,  Atalanta, Inter e Napoli. Formazioni senza dubbio più forti, ma anche Milan e Lazio sono senza dubbio più attrezzate della squadra viola, mentre Bologna in realtà è all’altezza della Fiorentina.

Adesso la società gigliata ha la possibilità di costruire qualcosa di interessante con Palladino, che senza dubbio ha delle lacune, soprattutto nell’imporre il suo gioco, ma che ha saputo tenere la squadra unita fino al termine del campionato. Del resto a Coverciano hanno sempre tessuto elogi sul tecnico campano, scommettendo su un futuro da ottimo allenatore. E se lo dicono a Coverciano, difficile metterlo in dubbio. Insomma, in qualche modo per la quarta stagione di fila la Fiorentina sarà in Europa, quella meno importante ma comunque in Europa. Meglio la Conference League che giocare le amichevoli con squadre locali, perché dà visibilità e quindi è interessante per i giocatori. Godiamoci questa piccola soddisfazione, ma rimaniamo allerta su quanto farà la società in questa estate, e capiremo subito. Perché alcune conferme (Kean, De Gea, Gosens, Fagioli, Gudmundsson) sono il punto di partenza per la prossima stagione, che per forza di cose deve alzare l’obiettivo. Quale obiettivo ? Quello ce lo dirà Palladino e la dirigenza viola. Intanto rimettiamoci un bel sorriso sul volto, perché l’Europa viene ancora una volta a Firenze.

Luis Laserpe

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *