La sconfitta con la Roma ha fatto attivare l’allarme rosso in casa Fiorentina. Sì, una buona prova, forse sfortunata, ma questi piccoli alibi non possono giustificare la situazione di classifica attuale. Il calendario propone uno scenario davvero inquietante, perché con Milan e Inter in trasferta e Bologna al Franchi il rischio di ritrovarsi invischiati nella corsa salvezza è una possibilità non poi così remota.

Adesso occorre chiarezza tra tecnico e giocatori ma anche la società deve fare qualcosa perché la contestazione aspra, dura e molto decisa da parte della curva Fiesole nei confronti di Pradè è una situazione che certamente non rassicura l’ambiente. Uscire da questa impasse non è assolutamente semplice per nessuno, in primis per Pioli che aveva prospettato per la Fiorentina ben altro parlando addirittura di una squadra in corsa per la Champions, e che invece si trova molto probabilmente a dover lottare per la permanenza in serie A, obiettivo per la quale la squadra viola non è assolutamente pronta.

Il tecnico viola dovrà quindi dar fondo a tutta la sua esperienza ventennale per risolvere questa matassa sempre più ingarbugliata. I giocatori dovranno fare la loro parte cercare di avere più spirito di squadra di collaborazione e spendere ogni energia per portare fuori da queste sabbie mobili la Fiorentina. Infine la società che ha davvero un grosso problema con Daniele Pradè, attaccato duramente dalla tifoseria organizzata e visto come l’unico responsabile dell’attuale situazione. Insomma, problemi da ogni parte per la Viola. Ci auguriamo che in questi 15 giorni si trovi la cura per una squadra che aveva altri obiettivi all’inizio del campionato. Una situazione che nessuno aveva assolutamente previsto, ma che adesso è reale e va risolta, prima che diventi tutto maledettamente difficile a pochi mesi dal centenario della Fiorentina. 

Luis Laserpe

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