La situazione attuale della Fiorentina, che si trova dopo la sconfitta con il Milan all’ultimo posto con Genoa e Pisa, ha urgentemente bisogno di decisioni forti, nette e definite da parte della società nei confronti di tutto l’apparato tecnico sportivo.
Inutile prendersi le colpe come ha fatto Pradè (apprezzabile, ma forse forzato dalla contestazione della curva nei suoi confronti) o come ha fatto Pioli. Qui non siamo a cercare colpevoli ma soluzioni per uscire alla svelta dalla melma della zona retrocessione. Serve dare una direzione, da parte della società, sulla quale andare tutti, senza se e senza ma: una direzione condivisa in tutti modi (o con le buone o con le cattive) e a qualsiasi costo da squadra, tecnico, direttore sportivo e direttore generale e poi pedalare forte ogni ora, ogni giorno, finché la zona rossa della serie B sarà molto lontana.
Insomma, prima si raggiungono i 40 punti, prima si potrà alzare l’obiettivo, perché sostanzialmente è ancora tutto possibile per la Fiorentina, Europa compresa. Ma urge fare alla svelta, mettere nel mirino un obiettivo e lavorare tutti per quello. Fatti, non parole, sia chiaro! Intanto giovedì c’è da onorare al meglio (perché rimane senza dubbio un obiettivo della stagione) la Conference League con il Rapid Vienna, avversario tutt’altro che facile da affrontare, soprattutto per questa Fiorentina che manca di autostima in maniera assoluta. Quindi ben venga la sfida europea, sperando di ritrovare una squadra che gioca come tale e che si esprime per il vero valore di questa rosa.
Contestare va bene, ma quando la squadra scende in campo la spinta dei tifosi viola può essere fondamentale in questi giorni grigi, dove mancano alcune certezze, ma non di certo l’amore assoluto della tifoseria. Uniti tutti, giocatori, allenatore, società, tifosi, media, per uscire fuori a testa alta da questa inquietante situazione e arrivare ai 100 anni della Fiorentina con tante possibilità di vincere qualcosa.
Luis Laserpe

