La sconfitta con il Lecce ha scaraventato in malo modo la Fiorentina all’ultimo posto della classifica della Serie A ed ha ufficialmente aperto uno dei momenti più tristi, difficili, tragici, dal punto di vista sportivo, che la squadra viola abbia mai attraversato nella sua quasi centenaria storia. A tal proposito tutto potevamo immaginare, ma non che la Fiorentina arrivasse a festeggiare il suo centesimo anno con una squadra in lotta per rimanere in Serie A e con uno stadio che non potrà accogliere tutti i suoi tifosi.

Credo che nemmeno Dario Argento, Alfred Hitchcock o Tim Burton, tutti i registi che riescono a creare suspense e situazioni paurose, avrebbero potuto creare un simile copione. Adesso è fondamentale salvare la Fiorentina. L’esonero di Pioli che, nonostante le sue oltre 500 partite in serie A non è mai riuscito a vincere una partita nell’attuale campionato, ha messo in luce una situazione che ormai da troppe settimane era evidente. Adesso la squadra è stata affidata a Galoppa, buon allenatore della Primavera che guiderà la formazione viola sia in Conference League contro il Mainz, sia domenica nella delicata e incredibilmente importante partita con il Genoa. Sì, perché contro il Genoa sostanzialmente la Fiorentina si gioca tante chance di rimanere in Serie A in uno scontro diretto.

Può sembrare strano, ma considerando le partite che arriveranno dopo la trasferta di Marassi, ovvero la Juventus a Firenze e poi l’Atalanta a Bergamo, è chiaro che vincere con il Genoa permetterebbe alla Fiorentina di mantenere accesa la speranza di poter recuperare, il prima possibile, posti in classifica.

Qui non si tratta di essere pessimisti ma di essere realisti, abbiamo già vissuto una situazione simile nella stagione 1992-1993, quando la Fiorentina andò in serie B con una squadra che annoverava campioni del calibro di Batistuta, Baiano, Effenberg, Laudrup. Anche in quella circostanza sembrava impossibile la retrocessione, ma quel rinviare partita dopo partita l’appuntamento con la vittoria costò alla Fiorentina la serie B e, sinceramente, care tifose e cari tifosi viola, nell’anno del Centenario della nascita della Fiorentina, ne faremmo davvero a meno.

Luis Laserpe

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