Dopo la sconfitta della Nazionale Italiana con la modesta Norvegia (0-3 a Oslo), e dopo aver vissuto una debacle dopo l’altra nelle coppe europee, (che trova il suo apice nella bruciante sconfitta dell’Inter per ben 0-5 nella finale Champions con il Paris Saint German, nuovo record) è chiaro che il calcio italiano sta vivendo una crisi, che ormai sta proseguendo da almeno 10 anni. Si due anni fa proprio l’Inter perse in finale con il Manchester City ma con onore, poi l’Atalanta che conquistò l’Europa League e sembrava davvero che il football tricolore avesse ripreso quota. E invece in questa stagione il disastro totale, con Bologna e Juventus che perdono troppe partite, insieme a Milan e Atalanta in Champions e tolgono di fatto alla serie A la quinta squadra nella massima competizione europea, quindi l’uscita di scena di Roma, Lazio in Europa League e la Fiorentina eliminata alle semifinali di Conference. Una vera caporetto calcistica. Ma occorre ripartire e ricostruire velocemente il calcio italico, già Spalletti nel post gara di Oslo ha dichiarato che “dovrà fare dei cambiamenti, ma ne parlerà con Gravina”.

Del resto è palese come il nostro football non sia più al centro dell’attenzione mondiale, superato dalla Premier League Inglese, dalla Liga Spagnola, dalla Bundesliga Tedesca, e non è da meno la Ligue 1 francese, leghe che hanno vissuto nei decenni precedenti crisi analoghe a quella italiana, ma che hanno superato con organizzazione, ripartendo dalle piccole società, cercando di far crescere il sottobosco calcistico delle proprie nazioni, costruendo stadi moderni e fruibili anche senza partite, insomma un insieme di attività che hanno rilanciato il calcio di nazioni che erano alle spalle dell’Italia non meno di 15 anni fa. Occorre cambiare, ringiovanire l’establishment della FIGC e portare idee, novità, finanziamenti indirizzati ai giovani e alle categorie inferiori. La soluzione sembra anche troppo semplice, ma evidentemente difficile da attuare in Italia. Vedremo intanto godiamoci l’estate ed il calcio mercato. A proposito, Pioli sembra ad un passo da tornare a Firenze: sarebbe, senza dubbio alcuno, il pilastro per far crescere e vincere la Fiorentina, a patto che la società lo segua e lo supporti. Buon calcio a tutti

Luis Laserpe

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