A San Marino mostra sulla scuola francese con Modigliani

SAN MARINO – Il tratto di Modì sta nella collo e nel volto di Casimir Hébuterne, dove il ritratto del padre del grande amore di Amedeo Modigliani, Jeanne è la rappresentazione più alta dell’unione di sensi e passione delle due figure. L’opera è di sicuro la più rappresentativa, epperò non la più spiazzante, fra quelle presenti presso la sala espositiva del Museo di Stato della Repubblica di San Marino, che sino al 7 di luglio ospita la mostra “L’École de Paris”, promossa da Geko Gold Arte con il patrocinio della segreteria di Stato per l’Istruzione e la Cultura.

L’esposizione, infatti, presenta una selezione di opere pittoriche, disegni e litografie di artisti attivi nella Parigi del primo Novecento, tra Montmartre e Montparnasse, protagonisti – spesso dimenticati dalla grande critica, spesso poveri, altre volte pazzi (con l’unica eccezione forse del grande protagonista del mercato: Picasso) – della nascita dell’arte moderna. Tra gli autori in mostra: Steinlen, Jeanne e André Hébuterne, Lhote, Utrillo, Dufy, Valmier, Thomsen; fra le curiosità, appunto, oltre a un piccolo lavoro firmato proprio da Pablo Picasso, un commovente ritratto di Modigliani, realizzato dalla pittrice e scultrice Milita Petrascu. Punto focale dell’esposizione, insomma, è l’opera “Ritratto di Casimir Hébuterne”, dipinta a quattro mani da Amedeo Modigliani e Jeanne Hébuterne, e allo stesso tempo la mostra può essere letta come il primo passo verso la nascita, a San Marino, della Fondazione Internazionale di Studi Amedeo Modigliani, per la quale si sta ancora discutendo della formula giuridica: potrebbe essere Società di studi Modigliani, per esempio. Comunque sia la costituenda istituzione culturale sarà realizzata con il sostegno degli Archivi Legali Modigliani, dei quali il curatore anche di questa mostra, Christian Parisot è detentore morale, con la collaborazione degli Istituti Culturali sammarinesi tutti, dall’Eccellentissima Camera (governo della Città), con la fondamentale partecipazione dei sindaci delle città di Modigliani, Livorno e Parigi, dell’ambasciatore di Francia e dell’ambasciatore d’Italia a San Marino.

Il prezioso e denso catalogo dell’opere, “L’Ecole de Paris. Gli Ateliers: da Toulose Lautrec a Modigliani”, a cura di Parisot e Giancarlo Graziani, con il coordinamento generale di Tommaso Graziani, non a caso è aperta da una nota del segretario di Stato per l’Istruzione e la cultura, Teodoro Lonfernini, che durante l’inaugurazione della mostra, visitabile tutti i giorni dalle 9 alle 17.00, ha ricordato che queste iniziative “contribuiscono ad arricchire il nostro panorama culturale e a rafforzare il ruolo di San Marino come punto di riferimento per l’arte e la ricerca storica.”. Senza dimenticare che da aprile di quest’anno sulla televisione di San Marino sono andati in onda 10 puntate di mezz’ora ciascuna interamente dedicate alla ricerca sull’artista Modigliani. Oggetto culturale che a breve sarà trasmesso anche sulla Rai. D’altronde tutto nasce dalla stessa volontà, ovvero quella di studiare a livello internazionale Amedeo Modigliani, ma facendo a meno della solita attenzione legata alla varie polemiche legali intorno alla opere di uno dei massimi esponenti della pittura novecentesca. I disegni di Modigliani e le due sculture esemplificative presenti al Museo ricordano, fra l’altro, le basi della formazione e degli interessi dell’artista, l’arte trecentesca toscana e non solo, la scultura. Per la Fondazione intanto si stanno susseguendo gli incontri propedeutici con le istituzioni, a partire da quelle del Titano. Che con il ruolo principe di Parisot, amico di Jeanne Modigliani, figlia del genio e di Jeanne Hébuterne, si vuole fare spiccare il volo a livello internazionale. Intanto la mostra sarà portata anche in altri luoghi. Con quel quadro dedicato dalla storica e scrittrice Jeanne a sua madre, che campeggia al centro dell’allestimento. Fra i tanti regali ricevuti dalla mostra sulla scuola parigina, impossibile fare a meno di pensare a quando il tempo della crisi economica condizionava le vite di grandi artisti, premiandone davvero pochi. Modigliani è Modì. Eppure ecco che spuntano le sofferenze e l’arte di Utrillo e Petrascu, per esempio. Amedeo Modigliani amò grandemente Jeanne, forse più della poetessa Achmatova. Ma Jeanne Hébuterne, pittrice e modella, arrivò a suicidarsi per lui.

Nunzio Festa

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